Circolari

Il TiSA (Trade in Services Agreement) - Ulteriore liberalizzazione del commercio di servizi.
Circolare n° 97/2013 » 04.11.2013
Il 18 marzo 2013 un gruppo di Paesi appartenenti all’OMC, e già firmatari del GATS, i cosiddetti Really Good Friends (o RGF) vale a dire: Canada, Messico, USA, Cile, Colombia, Costa Rica, Panama, Paraguay, Perù, Pakistan, Giappone, Corea, Hong Kong, Taipei, Singapore, Australia, Nuova Zelanda, Israele, Islanda, Liechtenstein, UE, Svizzera, Norvegia, Turchia, hanno dato avvio ai negoziati TiSA per liberalizzare ulteriormente il commercio di servizi.
Potenzialmente l’accordo potrebbe riguardare tutti i nostri settori nella misura in cui vi sono aziende interessate a svolgere la loro attività anche all’estero.
Da rilevare che è l’Unione Europea che partecipa all’accordo e pertanto è il soggetto (a cui naturalmente sono sottoposte le proposte degli Stati Membri) che si confronta con gli altri Paesi che hanno dato il via ai negoziati TiSA.
E’ chiaro quindi che le segnalazioni di eventuali ostacoli al commercio dei servizi riguarderanno solo quelli riscontrati negli altri Paesi elencati e non già tra i Paesi interni alla UE.
In breve il negoziato è basato su una ventina di Paesi dell’OMC (più i 28 dell’UE), per la maggior parte economie avanzate (ai quali si sta per associare la Cina), che hanno deciso di integrare maggiormente i loro mercati dei servizi ed eliminare ulteriormente gli ostacoli agli scambi di servizi.
L’accordo, venendosi a strutturare in una forma molto simile al GATS, dovrà integrare le ulteriori liberalizzazioni che hanno avuto luogo sin dalla conclusione di quest’ultimo, migliorando quindi l’accesso al mercato e il trattamento nazionale dei nostri operatori nei Paesi che partecipano al TiSA.
Le maggiori concessioni che saranno accordate dai vari partecipanti nell’ambito del TiSA e pertanto i benefici della maggiore apertura, resteranno circoscritti ai soli partecipanti, grazie all’uso di particolari clausole, per evitare in tal modo il free riding degli emergenti, cioè che India e Brasile traggano vantaggio delle maggiori opportunità di accesso al mercato offerte dai RGF, mantenendo i propri mercati chiusi agli operatori di servizi stranieri.
L’uso di ulteriori clausole specifiche permetterà di alzare il grado di ambizione e portare l’accordo a un livello GATS plus.
Se, effettivamente, tutto questo si concretizzerà, il TiSA potrebbe rappresentare un modello per i negoziati sui servizi negli anni successivi e diventare un parametro di riferimento per i prossimi accordi.
Allo stato attuale, dopo quattro round negoziali e un testo giuridico (N.B.: non si conosce il testo ma se ne conoscono in generale le sue disposizioni principali, v. allegato), è previsto per l’inizio di novembre lo scambio di offerte con gli impegni specifici tra i partecipanti. A febbraio le offerte verranno discusse e costituiranno la base per le reciproche richieste di miglioramento.
E’ fondamentale pertanto l’apporto delle associazioni e delle imprese in questa faseper capire quali sono i mercati più interessanti, quali quelli che presentano il maggior numero di ostacoli all’attività di operatori italiani, o discriminazioni di trattamento rispetto agli operatori nazionali. Le richieste che l’UE farà agli altri Paesi terranno infatti conto delle indicazioni che provengono dagli Stati membri e dalle Associazioni. Nel fornire questi elementi, associazioni e imprese sono state invitate a considerare la Cina come un partecipante effettivo al TiSA.
Per fare richieste specifiche di ulteriori aperture ai RGF, la Direzione Generale per la Politica Commerciale Internazionale del Ministero dello Sviluppo Economico lavorerà in coordinamento con le imprese e le amministrazioni pubbliche, che dovranno indicare barriere diaccesso nei vari mercati, discriminazioni subite rispetto ai fornitori nazionali, limitazioni allo stabilimento o al possesso di capitale, quote, numero massimo di operatori ammessi, restrizioni al rilascio di licenze, procedure amministrative non trasparenti, ostacoli al movimento di persone fisiche.
Tutto questo serve ad indirizzare le richieste che la Commissione farà agli altri Paesi per il miglioramento delle loro offerte e quindi per un migliore accesso al mercato e trattamento nazionale dei nostri operatori in quei Paesi.
In seguito, sempre in consultazione con le parti pubbliche e private, si dovrà capire quali richieste, tra quelle che arriveranno all’Europa o all’Italia dagli altri partecipanti, dovranno essere respinte, quali negoziate o modulate, quali accettate (ad esempio i servizi di pubblica utilità, come la distribuzione dell’acqua, rientrano in un’area molto delicata nella quale l’UE e gli SM assumono impegni molto limitati).
La riunione tenutasi lo scorso 10 ottobre è stata propedeutica a presentare la situazione sopradescritta e preannunciare agli interlocutori i futuri coordinamenti, anche tramite contatti bilaterali mirati alle specificità dei singoli settori di servizi.
Per certe aree e con certi Paesi (USA), inevitabilmente il TiSA andrà a sovrapporsi ai negoziati bilaterali dell’UE: ad esempio, con gli USA i problemi di accesso al mercato nel settore degli appalti o del trasporto marittimo hanno più probabilità di essere risolti in un negoziato bilaterale che non in uno plurilaterale. Con i Paesi con i quali l’UE non ha - e non avrà - un accordo di libero scambio (Cina), invece, il TiSA rappresenta la migliore occasione da sfruttare per migliorare la situazione.
La riunione si è chiusa con i seguenti esiti:
i) in novembre definizione dei principali interessi offensivi, grazie anche alle indicazioni delle associazioni/imprese (che potranno segnalare ogni elemento utile anche in seguito);
ii) tra fine anno e inizio 2014 definizione dei principali interessi difensivi, grazie sempre a indicazioni di associazioni/imprese e pubbliche amministrazioni;
iii) contatti e incontri più ristretti con amministrazioni e imprese per i singoli settori di servizi.
Alla luce di quanto esposto, si invitano le Associazioni e/o le singole aziende interessate ad indicare eventuali ostacoli riscontrati nel commercio di servizi.
» Firma Il Segretario Generale Lorenzo Gradi | Autore RU
» Carta intestata
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